Alla fine: consigli per accompagnarlo nel migliore dei modi
di Chiara Felmini medico veterinario, in collaborazione con la Redazione
Come ci si può preparare ad accompagnare il proprio animale all’eutanasia?
Prepararsi al distacco da un membro della famiglia può essere un difficile banco di prova, ma è importante che ogni membro sia coinvolto, per sé e per l’animale stesso; non esiste una “ricetta” ma è un passaggio a cui credo sia bene essere presenti, senza delegare.
Qual è il modo migliore per stare vicino all’animale, dare corso all’eutanasia in casa o in studio?
La scelta del luogo non può essere improvvisata (salvo le debite circostanze); inutile dire che il nostro animale preferirebbe sicuramente l’ambiente a lui più conosciuto e confortevole, possibilmente in presenza di tutti i membri che hanno costituito la sua famiglia, compresi gli altri animali. Se questo dovesse però essere fonte di tensioni, meglio scegliere un ambiente diverso purché tranquillo e il più rasserenante possibile.
Quanto è importante stare accanto all’animale, prima che si addormenti?
Stare vicino al nostro animale fino a che si sia addormentato è fondamentale. Credo però che in questa fase il nostro dolore debba essere tenuto a bada per permettere un distacco sereno: ci sarà un tempo per tutto e il momento dell’eutanasia non è quello del NOSTRO dolore, ma della SUA dipartita che dobbiamo rispettare e accompagnare.
Come avviene l’eutanasia?
L’Eutanasia è un atto medico che si compone di fasi successive: c’è una prima sedazione in cui si abbassa il livello di coscienza ed è il momento in cui è importante assistere e accompagnare il nostro animale con carezze e toni calmi e sommessi. Si procede poi con una sedazione profonda e solo successivamente si inocula il farmaco che interrompe respiro e battito cardiaco.
A quest’ultima fase non è necessario assistere, ma è sicuramente consigliabile salutare il nostro animale dopo che ha smesso di respirare perché questo ci aiuti nel passaggio che adesso toccherà a noi: l’accettazione.